Coaching e PNL: Lo Stress è la causa più frequente di Burn Out

Coaching e PNL: effettivamente è ormai provato che la causa più frequente di Burn Out lavorativo è lo stress.

Persone che desiderano avere successo, fare carriera, elevarsi al di sopra degli altri spesso si trovano in situazioni in cui la pressione sulle loro spalle (e non solo) si alza notevolmente.

Certo il premio finale può essere molto interessante nel Bussiness, ma i costi possono essere enormi, con una gran quantità di tempo perso e persone con grandi abilità e ottima formazione che soffrono di malattie “stress-correlate”, che magari si ritrovano a dover effettuare scelte lavorative obbligate per il mantenimento della loro salute o ad avere performances molto al di sotto del loro potenziale.

Questo ha un impatto sui costi aziendali o relativi all’attività, significa che la persona potrebbe trovarsi a mettere a rischio anche le performances dei propri collaboratori e partners.

Se quando sei al lavoro riconosci qualcuno di questi sintomi di stress nei tuoi comportamenti o in quelli dei tuoi colleghi, è di fondamentale importanza che tu faccia qualcosa in merito. Oggi è possibile con il Coaching.

Sintomi Cognitivi & Sintomi Emotivi

  • Problemi di memoria
  • Approccio umorale
  • Difficoltà o impossibilità di concentrazione
  • Irritabilità
  • Valutazioni errate
  • Sensazione di sovraccarico
  • Approccio e visione negativa
  • Agitazione e difficoltà a rilassarsi
  • Pensieri ansiosi
  • Isolamento e solitudine
  • Costante stato di preoccupazione
  • Depressione e infelicità generali

Sintomi fisici & Sintomi comportamentali

  • Dolori diffusi
  • Alterazione del sonno
  • Diarrea
  • Mangiare troppo o troppo poco
  • Nausea
  • Isolamento dagli altri
  • Dolori al petto e battito accelerato
  • Usare fumo, o droghe o alcol
  • Basso desiderio sessuale
  • Procrastinazione
  • Raffreddori frequenti
  • Comportamenti Nervosi

Sempre più realtà lavorative stanno intervenendo introducendo il concetto di centratura mentale ai loro dipendenti e collaboratori attraverso varie metodologie e tecniche. Dalla meditazione alla mindfulness, dal Coaching alla Programmazione Neuro Linguistica.

Tutti questi approcci sono comunque indirizzati ad aiutare l’individuo a cambiare il modo di pensare e filtrare le esperienze in maniera tale da ridurre i livelli di stress e di ansia attraverso una maggiore consapevolezza di sé e una connessione mente-corpo amplificata.

In particolare quando lavoro con persone che si trovano in questo tipo di situazione introduco tecniche di auto-consapevolezza prima per poi passare a tecniche di auto-ipnosi e rilassamento profondo guidato (puoi trovare alcuni esempi nei cd ipnotici che ho creato della serie NBO – Neuro Brain Optimizer) che possano essere usate fin da subito dalle persone.

CoachingI risultati sono pratici e molto rapidi, specialmente per quanto riguarda la riduzione dei livelli di stress.

Le persone imparano a pensare diversamente in maniera da sviluppare sempre maggiore resilienza rispetto alla quantità di attività, lavorative e non che la vita ci mette quotidianamente di fronte per aiutarci a raggiungere con sempre maggiore crescita e soddisfazione le nostre mete.

L’aspetto più importante è che attraverso i percorsi di Coaching, con la PNL le persone notano un costante incremento del benessere con i sintomi dello stress che si dissolvono.

In una realtà che ci chiede sempre di più è giunto il tempo di investire sul capitale umano, sia da parte delle aziende sia da parte del privato.

E’ giunto il momento di diventare più consapevoli, più resilienti, di imparare ad applicare il modello D-K.AL.T. yourself nella vita quotidiana.

Quando vorrai puoi iniziare un percorso per gestire ancora meglio i tuoi livelli di stress, il tuo futuro e il tuo amore per la vita….

 

Marco Valerio Ricci

Licensed NLP Master Trainer & Coach

 

Coaching: Sei un Coach confuso dal marketing?

CoachingCome Coach, e come persona che ama ciò che fa, fin dai primi anni di attività mi sono trovato a confrontarmi con un aspetto fondamentale dell’attività: la promozione.

Avendo studiato economia, una serie di reminiscenze universitarie mi hanno aiutato agli inizi per creare una strategia efficace, ma andando avanti nel tempo, con l’arrivo prepotente di internet e poi del mondo social, mi sono sempre più spesso trovato a dovermi aggiornare per cercare di mantenere il vantaggio competitivo dell’essere stato tra i primissimi in Italia ad entrare nel campo del Coaching e della PNL.

Così mi sono ritrovato a studiare (in molte occasioni mio malgrado) tutto quello che veniva proposto come “vincente”, the ultimate marketing weapon (l’arma definitiva del marketing) e decine di strategie, tecniche e modelli per riuscire a trasmettere al pubblico le competenze mie e dell’azienda che avevo fondato.

Negli anni mi ero reso conto come molti “ultimi arrivati” (se così si può dire di un campo che ha da poco superato i dieci anni di attività) spesso avessero la capacità di riuscire ad attrarre un maggior numero di clienti rispetto a persone molto più esperte…potere di internet, dove spesso non c’è possibilità di un effettivo riscontro e controllo della qualità di quanto erogato e i bassi filtri e competenze degli utenti permettono in moltissimi campi di presentare come valido sulla carta qualcosa, solo perché chi lo ha creato è stato efficace proprio nella parte di marketing.

La mia mentalità, piuttosto pragmatica, mi ha sempre portato a pensare “di necessità virtù”.

Così, come scrivevo, mi sono ritrovato a studiare i tanti modelli che di volta in volta sono andati di moda sul web.

Nel farlo ho sviluppato una particolare sensibilità per comprendere sia quali professionisti che si trovano sul mercato sono validi e quali sono delle “montature” in base al marketing che scelgono di fare, sia e questo è molto più importante, quali oso i parametri per scegliere il proprio stile e approccio di marketing tra le decine presenti sul mercato.

Quando oggi mi trovo nel mentoring per i Coach e Trainer ad aiutare i miei clienti nello start up e nell’acquisizione di nuovi clienti parto proprio da questo livello di comprensione e soprattutto raccomando loro di scegliere non in base a ciò che funziona per altri, bensì a ciò che provoca loro divertimento, leggerezza e piacere nel farlo.

Eh già, questo è il primo grande segreto

se qualcosa non ti piace, non lo farai con passione e il tuo potenziale cliente, lo percepirà, magari non subito, ma nel tempo e a quel punto si allontanerà da te mettendoti nella condizione di continuare a cercarne altri.

Ricorda che mediamente l’acquisizione di un nuovo cliente ha un costo dalle 8 alle 10 volte superiore rispetto alla vendita che effettui ad un cliente fidelizzato (e in questo dato, per cliente fidelizzato includo anche colui che si rivolge al coach sulla base di un passaparola).

Ognuno di noi ha le sue preferenze ed è necessario che nel momento in cui progetti il tuo modo di fare marketing tu ne tenga conto.

Se, per esempio, ami parlare in pubblico ed essere al centro dell’attenzione e meno scrivere, fai in modo di organizzare e aderire ad eventi in cui puoi fare una presentazione in pubblico, piuttosto che ostinarti a scrivere un blog.

Se sei una persona particolarmente social, aperta e amante delle relazioni, partecipa a meeting, conferenze, lavora sui siti social che più ami, non andare solo su Facebook perché c’è tanta gente (c’è anche tanta concorrenza per l’attenzione di queste persone ).

Il secondo segreto è sii preparato!

Quando scrivi o organizzi un discorso in pubblico, o anche one to one, o magari una conferenza on line, assicurati di aver ben pianificato il tuo discorso, la tua argomentazione:

  • individua almeno tre punti chiave che vuoi trasmettere, non troppi di più per evitare di confondere il tuo pubblico
  • decidi a che punto dello sviluppo del tuo discorso parlerai della tua offerta, ma ricorda di mantenere sempre chi vi è esposto coinvolto.
  • ricorda quando tu sei preparato, ti sentirai più sicuro e il tuo pubblico lo noterà.

Il terzo segreto?

Immagina di comunicare ad una persona sola.

Esattamente come quando ti confronti con qualcuno che conosci, che ti è vicino, con cui hai confidenza, crei una vera connessione con la persona, fai altrettanto con il tuo marketing.

Ricorda che ogni persona che entra in contatto con te lo fa comunque individualmente, anche se tu vuoi l’attenzione di molti.

Non preferisci anche tu quando la sensazione è quella di avere una conversazione co qualcuno invece di sentire che qualcuno sta cercando di venderti qualcosa?

A tutti piace comprare, a molto pochi piace sentire che si sta vendendo loro qualcosa.

Mi auguro che ti sia di utilità, e ricorda, se vuoi approfondire il tema, contattami!

Marco Valerio Ricci

Licensed NLP Master Trainer & Coach

Coaching: vi racconto un’esperienza personale

coachingNei percorsi di Coaching “La Libertà di Essere Se stessi”, e ancora oggi durante il Master in Ipnosi Applicata, alcuni corsisti mi hanno fatto i complimenti per la mia voce e per come la uso.

E ancora una volta questo mi riporta alla mente un episodio di oltre venticinque anni fa, che mi accadde a scuola.

Devi sapere che ho sempre amato leggere ad alta voce, fin dalle elementari, forse per emulare mio padre che, quando trovava un passo in un libro di fisica o in uno di storia particolarmente significativo, interrompeva qualsiasi attività per leggerlo ad alta voce, quasi recitandolo, per tutta la famiglia.

Così quel giorno a scuola, in seconda superiore, l’insegnante di lettere, disse che avremmo letto dei brani a turno ad alta voce e subito mi candidai per essere uno dei primi a leggere, sicuro che i miei compagni mi avrebbero apprezzato e ancor di più lo avrebbe fatto la professoressa.

Quel che successe mi toccò profondamente, e soprattutto intaccò in maniera definitiva la mia stima personale.

Dopo quelli che ricordo essere stati pochi secondi di lettura la prof mi interruppe urlando “Ricci, sembri un subacqueo, non si capisce niente di quello che leggi!”

Puoi immaginare il mio stato d’animo in quel momento, fu come se qualcuno, che pensavo mio amico, mi si fosse avvicinato sorridendo e mi avesse sferrato un forte pugno sul naso!

Questo episodio mi ha condizionato per anni. Limitando la mia espressione davanti agli altri e rendendomi timoroso del loro giudizio rispetto alla mia voce.

Così, anche se grazie all’uso delle tecnologie della mente che ho imparato con la PNL ho superato da tanti anni quei blocchi, ancora oggi rimane in me un sottile senso di meraviglia e intimo piacere quando qualcuno mi fa i complimenti per come uso la voce.

Spesso lo racconto nei seminari e nei percorsi di Coaching rivolti alla Libertà Personale, nella mia vita sono stato così incasinato che, se ce l’ho fatta io a cambiare, ad andare su un palco di fronte a migliaia di persone, a tenere seminari in tante nazioni nel mondo, a sostenere interviste radiofoniche (può interessarti l’ultima intervista a Rai Radio 1 😉 ), televisive e a finire persino in quattro telegiornali nazionali diversi a distanza di tempo…

Beh, ce la può fare proprio chiunque, davvero! Ogni essere umano ha le potenzialità per raggiungere i risultati che vuole, e sono già tutte insite nella sua persona.

Io, come il Coach, non faccio altro che aiutarti a trovarle e tirarle fuori mettendole in campo in maniera pratica.

Ti aspetto al mio prossimo percorso di Coaching “La Libertà di Essere Se Stessi”, immersi nel verde della campagna toscana, è il miglior percorso dal vivo, oggi sul mercato, per la tua libertà personale, ormai giunto alla sua 29ma edizione!

A presto

Marco Valerio Ricci

Licensed NLP Master Trainer & Coach

Coaching: Marco Valerio Ricci a Rai Radio 1 per parlare di Adesso!

Pillole di Coaching a Rai radio 1 per parlare insieme a Marco Valerio Ricci, presidente dell’Accademia Dei Coach, da anni impegnata nella promozione di percorsi sulla crescita personale.

Ci siamo soffermati a definire il concetto della parola Adesso e su come “lavorare su noi stessi” per ottenere ottimi risultati con semplici esercizi di Coaching.

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Speaker: “A Rai Radio 1 il presidente dell’Accademia Dei Coach da anni impegnata nella promozione di percorsi sulla crescita
personale, bentornato”

Marco Valerio Ricci: “Grazie buongiorno, buongiorno a tutti”

Speaker: “Crescita personale già questa definizione risulta complicata per cui ce la spieghiamo e ce la sbolognamo in un minuto e poi entriamo nel vero tema di questa prima parte, che cosa significa?”

Marco Valerio Ricci: “Crescita personale può voler dire tantissime cose, in realtà, è il cercare di soddisfare il bisogno delle
persone oggi di evolversi, di svilupparsi, oltre a ciò che viene dato come la crescita comune, quella che abbiamo
a scuola, quella che abbiamo come persone ma poi molte persone si trovano nella situazione in cui dicono

-Ok però io sento di avere delle potenzialità, delle capacità…c’è qualche cosa che mi manca nella vita.-

La crescita personale vuole dare soddisfazione a questa esigenza, cioè a riempire quelle aree della vita, che sentiamo vuote, che sentiamo come non completamente in nostro potere di controllarle.”

Speaker: “Anche bloccate, soprattutto quando l’insoddisfazione emerge e si dice <Oohh!! Meno male> e si è arrivato al
punto in cui sei pronto per fare qualcosa di nuovo e di diverso”

Marco Valerio Ricci: “E’ vero molto spesso si dice <E’ un messaggio>.

E’ quello che doveva accadere per farti evolvere. La
crescita personale, in realtà la parola più giusta è evoluzione personale, solo che diventa difficile da comprendere. Crescita personale vuol dire proprio andare oltre quello che si è oggi.

In un certo senso è sempre un’educazione guidare se stessi a raggiungere ciò che si vuole ciò che si desidera ciò che si vuole raggiungere normalmente la chiamiamo anche felicità,…la strada verso la felicità.”

Speaker: “…ecco e la fede e la fiducia in qualcosa di nuovo è quello che va in qualche modo anche coltivato.
Arriviamo ad un espressione che ritroviamo molto spesso e in libri sulla crescita personale e nei corsi e un pò anche nella chiacchera, cosi di quartiere possiamo dire, molti ti possono anche dire “Vivi adesso, Vivi il presente goditi quello che c’è adesso”.

Assolutamente difficilissimo da carpire come significato profondo per poi tradurlo in pratica.
L’adesso quindi…cosa significa questa cosa, io ti restituisco domande…molto…”

Marco Valerio Ricci: “Si, si semplici cosi…”

Speaker: “…ad ampio spettro tra l’altro”

Marco Valerio Ricci: “Si, ne parliamo davanti ad un caffè cosi tranquillamente”

Speaker: “Si, che significa essere nel presente?Nell’adesso?

Marco Valerio Ricci: “Ehh!! Si, una prima cosa per comprenderlo è riuscire a fare veramente un profondo respiro, un sospiro e fare un bel…ahhhhhh!!!

E quella sensazione di quel momento in cui stiamo inspirando, esalando l’aria, è un briciolo, è un barlume.

E’ un modo per avvicinarsi all’adesso, in quel momento per un attimo la mente si svuota, la mente non ci fa più pensare a che cosa sto facendo che cosa farò che cosa ho fatto che cosa è successo.

Le emozioni che sto provando, tutta questa serie di input che vengono in realtà dall’interno e poi spesso hanno accezioni che arrivano dall’esterno come voci del passato, ricordi, voci di persone a noi care e cosi via…Per un attimo si azzittiscono perchè noi stiamo inspirando e nel momento dell’espirazione, specialmente se gli associamo un suono come un bel ahhhhhh!!!

E’ proprio un qualche cosa per cui si ha un cambiamento fisiologico che non ci permette di pensare ad altro se non a quello che stiamo facendo in quel momento.”

Speaker: “….ma dura pochissimo!!!

Marco Valerio Ricci: “Esatto!esatto, però è un modo per farlo…”

Speaker: “….per dire può succedere quindi se succede in pochissimo può succedere anche per un tempo più dilatato.

Marco Valerio Ricci: “Assolutamente si! Logico l’obiettivo non è di passare il tempo a respirare e basta o meglio si passare il
tempo a respirare però a fare un bel…ahhhh!!!

Noi respiriamo costantemente, il fatto è che non siamo allenati a fare le cose con consapevolezza, con coscienza.

Quando si parla di poter vivere adesso è un misto di una sorta di paradosso nel senso di avere la consapevolezza di se stessi, di tutto se stessi e avere il coraggio di perdersi completamente, di non avere più controllo, di non avere più il pensiero che ci porta o indietro o avanti ma…semplicemente agisco, fluisco. Era molto interessante quel brano che hai fatto sentire..”

Speaker: “Si da un film molto famoso…”

Marco Valerio Ricci: “Si da un film molto famoso che è La forza del campione e in realtà è preso da un libro molto bello, e consiglio a tutti di leggere, che è La Via del Guerriero di Pace di Dan Millman , è meraviglioso perchè cita l’idea della spazzatura, del <butta via la spazzatura e…> nel film il protagonista non capisce…qual’è la spazzatura? Non riesce a comprenderlo.

La spazzatura sono i nostri pensieri, la spazzatura sono tutte le cose che noi ci diciamo: dovrei fare questo, dovrei fare quest’altro e perchè mi è successo questo e forse non è giusto ma mi apprezzeranno, ma mi vorranno…

Questa è spazzatura, è spazzatura perchè non ci permette di vivere sono tutti i pensieri che portano lontano da noi il presente, il momento attuale.

L’idea del vivere il momento attuale, l’adesso è proprio l’idea di essere responsabili di se stessi.

E’ una cosa molto interessante l’etimologia delle parole perchè l’adesso è collegato al presente e il presente arriva dal latino pre-sum che nelle sue varie accezioni vuol dire anche essere responsabili, comandare se stessi, guidare se stessi, essere presenti a se stessi e noi lo possiamo fare solo se non stiamo pensando a qualche cosa che magari ci è successo, un emozione, un’esperienza negativa, a qualche cosa che ci può aver ferito, urtato.”

Speaker: “Siamo sempre in preda a qualcosa no? In pratica siamo sempre rapiti da qualche cosa, è vero! Se imparassimo ad osservarci un pò noi siamo sempre nei pensieri, alla fine che io abbia una penna in mano e stia scrivendo su un foglio passa in secondo piano; quasi a volte lo faccio in automatico e non mi rendo conto che appunto non sono in questo benedetto Adesso, …va bene poi qualche esercizio magari ce lo insegni” 🙂

 

Speaker: “Oggi con Marco Valerio Ricci di Accademia Dei Coach abbiamo detto che insomma il concetto e soprattutto il vivere l’Adesso è una delle cose più complicate, ma quello a cui siamo in effetti chiamati, proprio in questo periodo della nostra esistenza, ci sono degli esercizi che ci possono portare verso l’Adesso e che ci rivelano, dunque, se siamo nell’adesso oppure addormentati? Perchè l’alternativa è quella, quindi non è che si può fare grandi elucubrazioni mentali!”

Marco Valerio Ricci: “Allora…si!!Si esistono vari tipi di esercizi. Da esercizi più complessi a esercizi che si possono fare anche senza troppa esperienza.

Parto da quelli più complessi perchè danno un’idea di che cosa voglia dire per poi arrivare a un qualche cosa che sia pratico anche per gli ascoltatori, potete farli fin da ora.”

Speaker: “…fin dal momento in cui…me compresa”

Marco Valerio Ricci: “Esatto si, gli esercizi più complessi sono quelli che si fanno ad un livello molto avanzato in cui si va in uno stato di no-tempo.

Il concetto dell’assenza di tempo è un concetto che porta a comprendere l’essenza dell’Adesso perchè nel momento in cui…

Immaginate: noi adesso stiamo vivendo un momento, tra un momento vivremo l’altro momento ma tra la fine del momento attuale e l’inizio del prossimo momento c’è un momento in cui c’è un passaggio, in quel passaggio c’è il no- tempo, no-time si dice in inglese ed è un concetto che si riesce a comprendere solo in fase meditativa profonda o anche attraverso l’ipnosi o l’auto ipnosi e in quel momento le persone testimoniano un concetto di infinito cioè hanno l’impressione che non ci sia più dimensione, non ci sia più tempo.

D’altronde il tempo è solamente una rappresentazione mentale che noi facciamo attraverso un passaggio di una serie di scatti attraverso l’orologio e quindi di spazio.
Che cosa vuol dire adesso, per renderla più fluibile e semplice,vuol dire trovare il modo per azzerare tutto quello che è la concezione del tempo normale che abbiamo e riuscire a percepire con tutti noi stessi, con tutti i nostri sensi allo stesso momento, allo stesso tempo ciò che avviene intorno a noi.

Ora che cosa possiamo fare noi nel quotidiano?

Nel quotidiano possiamo iniziare ad allenarci a dare ascolto alle percezioni corporee.

Che cosa vuol dire? la percezione corporea noi la abbiamo adesso in questo momento, possiamo sentire per esempio la pressione delle scarpe, se le abbiamo, intorno al piede.

La sensazione per esempio del corpo appoggiato, se siamo seduti, se siamo sdraiati come nei punti di contatto del corpo, con la superficie su cui siamo sdraiati, viene esercitata la pressione.

Allo stesso tempo nel momento in cui noi facciamo questo dobbiamo spostare la nostra coscienza, la nostra consapevolezza, ed è li la chiave.

Diversamente nelle giornate frenetiche che viviamo dove magari apparentemente non abbiamo il tempo di pensare a questo possiamo farci delle domande perchè le domande son ciò che direzionano la nostra mente.”

Speaker: “Ecco!!! Invece di perderci nei pensieri, farci le domande tipo, per esempio?”

Marco Valerio Ricci: “Per esempio una domanda banale…

dove sono? E dove sono non è all’esterno; dove sono è. dove sono all’interno.

Dove sono è dov’è la mia attenzione, dov’è la mia coscienza, dov’è la mia consapevolezza e vi renderete conto immediatamente, se siete all’esterno di voi pensando a tutto quello che il mondo esterno ha bisogno o pensa di voi, giudica e cose simili piuttosto che dentro di voi,

E se siete dentro di voi..dove siete? Siete nel vostro cuore a sentire le emozioni?siete nella vostra testa a sentire tutto il flusso di ragionamenti.

Speaker: “O a farsi una chiaccherata magari”

Marco Valerio Ricci: “…o a chiaccherare, o magari nella pancia, nelle viscere o nel cervello, quello più istintivo dove ci sono tutte le sensazioni più istintive!
Questa è una prima domanda, una seconda domanda è chiedersi che momento è questo?

E’ una domanda particolare chiedersi che momento è questo, che cosa vuol dire, ma il fatto di andare a trovare la risposta a una domanda un pò strana ci permette di lasciare da parte tutti quei processi automatici che ci portano come dicevo prima o nel futuro o nel passato..

Speaker: “…e mai nell’adesso”

Marco Valerio Ricci: “….e mai nell’adesso”

Speaker: “ecco tanto per, cosi indorarvi la pillola, il fatto che siamo addormentati ci pone proprio nelle mani dei grandi manipolatori a partire dalla Tv e dalla Radio per prima e naturalmente se l’intenzione non è di quelle buone….Hai un minuto per ricordarci che è assolutamente importante iniziare veramente questo lavoro proprio adesso.”

Marco Valerio Ricci: ” E’ importantissimo in quanto noi viviamo una serie di ipnosi collettive. Le ipnosi collettive manipolano facilmente le persone perchè le persone sono spesso soggette a quella che viene chiamata l’ipnosi sociale, essere nell’Adesso ci rende liberi, ci rende consapevoli di quello che vogliamo veramente e di come andare a raggiungerlo.

E’ un percorso, un processo e non aspettatevi di arrivarci dall’oggi al domani ma se iniziate la strada, un passo alla volta ci arriviamo”

Speaker: “bene torni a trovarci vero?”

Marco Valerio Ricci: “Molto volentieri 🙂 ”

Speaker: “Molto presto 🙂 “

Coaching: cosa tolleri nella tua vita? Riflessioni.

coachingDurante la recente edizione del percorso di Coaching di gruppo La Libertà di Essere Se Stessi

alcuni dei partecipanti, all’inizio della seconda parte, quando ci ritroviamo e facciamo il punto della situazione dopo il lavoro fatto nei primi cinque giorni e gli esercizi quotidiani una volta tornati a casa, hanno riferito di essersi trovati ad essere meno tolleranti di un tempo.

La cosa che mi colpisce in questi casi è la perplessità che traspare dale parole di chi si ritrova a vivere questa evoluzione.

Spesso le persone hanno il falso mito che un percorso di Coaching profondo dovrebbe portare ad andare più d’accordo con gli altri.

Io dico sempre, può essere, se è quello che vuoi.

E soprattutto se le persone con cui ti relazioni sono quelle che ti fanno star bene e ti permettono di evolvere nel tuo percorso di essere umano.

Allo stesso tempo sottolineo che un percorso di Coaching non è un corso di “volemose bene!” Per andar d’accordo con tutti.

Nel momento in cui iniziamo a distinguere ciò che veramente desideriamo da ciò che ci viene trasmesso e passato attraverso le convenzioni e le regole sociali, iniziamo a determinare anche in maniera più precisa chi siamo, ciò che vogliamo e di conseguenza quello che non siamo più disposti a tollerare nella nostra vita.

Ti sei mai chiesto cosa tolleri nella tua vita?

Uno dei risultati del processo di Coaching che ho creato negli anni e che si chiama “D-K.a.l.t. Yourself” (Togli te stesso dai culti), è proprio quello di liberare le tue potenzialità interiori imparando a riconoscere i flussi di pensieri che ti appartengono da quelli che ti sono stati indotti, a cui sei stato condizionato dalla società, dalla scuola, dalla religione, dalla cultura, dalla famiglia, dai media, dalla pubblicità, dalle esperienze di vita e così via.

Così è abbastanza facile che, nel momento in cui impari tutto questo, a definire quindi i tuoi pensieri, ti ritroverai a voler scegliere cosa accettare nella tua vita e cosa no.

A questo punto la domanda ritorna e ti invito a fare un esercizio per la tua crescita.

Prendi un foglio bianco e inizia veramente a chiederti “Cosa sto tollerando nella mia vita?”
Scrivi le risposte, quante più possibile.

Fai un elenco e riflettici, se vorrai andare avanti nel percorso per affrancarti e vivere veramente la vita che desideri, puoi contattarmi e chiedere informazioni sui programmi approfonditi di trasformazione, come La Libertà di Essere Se Stessi.

coachingLa prossima edizione partirà il 31 Maggio e sinceramente ti auguro di esserci, è quanto di più importante potrai fare per la tua vita quest’anno! …

per non dire che la prossima edizione sarà nel 2015, ti puoi permettere di aspettare tanto?

Marco Valerio Ricci

Licensed NLP Master Trainer & Coach

 

 

 

                                                                                   Location del corso “La Libertà di Essere Se Stessi” in Toscana