Programmazione Neuro Linguistica,Ipnosi,Meditazione e onde cerebrali

Oggi voglio riportare le osservazioni risultanti dall’analisi dei dati provenienti da un nuovo studio sugli effetti della meditazione sulle onde cerebrali.

Cosa c’entra con la Programmazione Neuro Linguistica e con l’Ipnosi? Tantissimo! E ti sarà chiaro alla fine dell’articolo.

Ora leggi, ho riportato informazioni molto interessanti per tutti coloro che si chiedono perché dovrei studiare la Programmazione Neuro Linguistica e frequentare un corso di Ipnosi?

Un nuovo studio svolto alla Brown University ha provato che una forma di meditazione conosciuta come MBSR, (Mindfulness Based Stress Reduction – Riduzione dello stress basata sulla presenza mentale)può agire come “manopola del volume” dell’attenzione, permettendo di cambiare la frequenza delle onde cerebrali.
Che cosa è il MBSR? E’un approccio sviluppato in origine alla University of Massachussetts Medical School, basato su tecniche di meditazione che sono state praticate in varie forme per oltre duemila anni.
programmazione neuro linguisticaIl programma sviluppato nell’arco di otto settimane, segue alcuni dei principi originali sviluppati nella pratica buddista, e allena chi lo pratica a focalizzarsi di volta in volta su diverse parti del corpo. L’aspettativa è che con il tempo si riesca a sviluppare un eguale livello di coscienza riguardo i propri stati mentali.
Negli ultimi vent’anni questa e un’altra pratica simile, chiamata MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy – Terapia cognitiva basata sulla presenza mentale) sono state incluse con sempre maggiore frequenza in piani di diffusione della salute nel mondo.

Alcuni studi hanno mostrato che queste pratiche possono ridurre il distress (lo stress negativo) in individui con dolori cronici e diminuire il rischio di depressione.

Nello studio che ho menzionato sopra, i ricercatori della Brown University volevano comprendere se l’MBSR potesse avere applicazioni più ampie al di là dell’aspetto clinico. L’MBSR potrebbe avere un impatto sulle onde cerebrali alfa che aiutano a filtrare ed organizzare gli input sensoriali, migliorando il controllo dell’attenzione?

I ricercatori hanno diviso i 12 adulti sani protagonisti dello studio in due gruppi.

Il primo è stato sottoposto al training per l’MBSR per le 8 settimane, mentre il gruppo di controllo non subì alcun training. Al termine delle 8 settimane le onde cerebrali alfa dei partecipanti furono misurate attraverso una tecnica di immagini cerebrali chiamata magnetoencefalografia (MEG).

Durante il test con l’equipaggiamento per il MEG, ai partecipanti furono somministrati dei tocchi sulle mani e sui piedi con un frequenza casuale.Mediamente le persone che avevano seguito il training MBSR mostrarono un cambiamento più rapido e più ampio nelle onde alfa in risposta a questi tocchi.
Questo è un indice della maggiore capacità di focalizzazione rapida dell’attenzione sulle aree del corpo rilevanti.

In che modo le onde alfa influenzano gli aspetti cognitivi?

I ritmi alfa aiutano a filtrare gli input sensoriali non rilevanti per il cervello. Se non ci fosse un adeguato filtraggio delle informazioni, l’abilità di gestire molte operazioni cognitive di base può essere messa a dura prova.

Immagina di dover compiere la semplice operazione di fare marcia indietro con l’automobile. Per compiere l’operazione in sicurezza devi mantenere chiara la direzione in mente mentre conduci la vettura e allo stesso tempo ignori le distrazioni che arrivano da qualsiasi aspetto: le notizie alla radio, i bambini che stanno giocando in fondo al cortile, un prurito sul piede, il riflesso del dei raggi del sole sui tuoi occhi.

La maggioranza delle persone filtrano queste distrazioni in maniera non consapevole – ma se stimoli irrilevanti ti potessero distrarre, anche solo fare marcia indietro su un vialetto può diventare un compito veramente difficile.

Questo studio della Brown University è allineato con altre ricerche sulla meditazione che confermano anche altre scoperte precedenti nel collegare un miglioramento nella performance dell’attenzione e una probabilità inferiore di errori durante i test di attenzione visiva grazie alla meditazione.

Ora, mentre è troppo presto per dichiarare che la meditazione è una panacea per qualsiasi cosa dal controllo dell’attenzione  alla diminuzione dei dolori cronici, sarà affascinante scoprire quello che definiranno le future ricerche su questo approccio millenario e sul suo impatto sul cervello.

Cosa c’entrano la Programmazione Neuro Linguistica e l’ipnosi con tutto questo?

Beh, una delle cose che riscontrano praticamente tutti coloro che almeno seguono un Licensed Practitioner in Programmazione Neuro Linguistica, o il Master in Ipnosi Applicata è il fatto di avere fin dai primi giorni un’esperienza nuova della realtà, una sensazione di maggiore presenza, come se avessero meditato per ore.


La Programmazione Neuro Linguistica e l’ipnosi sono approcci che permettono soprattutto di entrare maggiormente in contatto con se stessi.

Di liberarsi dai condizionamenti sociali e culturali che ci portano a prestare attenzione a fattori esterni da noi e che causano interferenze con la nostra consapevolezza di noi stessi. Se ci rifletti questi son effetti analoghi alla meditazione.


programmazione neuro linguisticaNel percorso La Magia della Trance-Formazione Profonda guido le persone a sperimentare attraverso dei rilevatori di onde cerebrali, come l’uso della Programmazione Neuro Linguistica e dell’autoipnosi permetta di alterare le frequenze di lavoro del proprio cervello e dunque come sia possibile imparare a connettersi con il proprio io più vero e profondo per ottenere con maggiore facilità benessere e felicità nella propria vita.

Il prossimo appuntamento lo terrò proprio nei primi giorni del 2014, colgo l’occasione per invitarti a partecipare e a scoprire anche tu come la capacità di sfruttare al meglio le tue capacità può essere un’esperienza di vera trance-formazione!

Ricorda, sei tu il padrone dei tuoi pensieri, delle tue emozioni e questo lo avrai sentito dire migliaia di volte, la differenza la fai quando impari COME diventarne padrone, e questo è esattamente il campo della Programmazione Neuro Linguistica e dell’Ipnosi. Per il tuo successo, alla tua felicità.

Marco Valerio Ricci

Master Trainer in Programmazione Neuro Linguistica & Coach

PNL: la Programmazione Neuro Linguistica è scientifica? (II parte)

Quindi che cos’è la Programmazione Neuro Linguistica se non è scientifica?

Perché ho scritto un post su Facebook in cui osservavo che a chi mi dice che la PNL non è accettata dal mondo accademico mostro l’estratto da Psicological Review?

programmazione neuro linguisticaPerché la Programmazione Neuro Linguistica, pur non essendo scientifica, è appunto accettata nel mondo accademico.

Se ne fa uso continuamente e fin dalla sua creazione è stata ampiamente insegnata (non sempre ufficialmente) e usata per studi ed esperimenti nelle università.

Sono state discusse tesi di laurea, una addirittura sull’istituto di cui sono stato tra i fondatori, l’Accademia dei Coach dal titolo

“Il Business Coaching. Come l’Accademia dei Coach aiuta le competenze d’impresa”

totalmente dedicata allo studio del particolare modello di integrazione tra PNL e Coaching sviluppato dall’Accademia dei Coach.

 

Ricordiamoci che per usare qualcosa in campo accademico, non dobbiamo verificarne la scientificità, bensì l’efficacia.
E allora come possiamo definire la Programmazione Neuro Linguistica? Cosa è?

Personalmente la definisco una filosofia e un atteggiamento verso la vita di curiosità, di ricerca e di meraviglia per le nuove scoperte.
Fondamentalmente ci troviamo di fronte a un fenomeno culturale trasversale tra un approccio legato alla filosofia della matematica (ah se mi sentisse il mio ex professore di Analisi 1 di quando ero al Politecnico di Torino… 😉 ), alle influenze, ancora una volta filosofiche, degli sviluppi della fisica quantistica, alla pragmatica della linguistica e della psicocibernetica, fino ad arrivare agli approcci esoterici e legati alla manipolazione dell’energia e alla connessione con la parte emotiva dell’essere umano che possiamo ritrovare negli approcci ancestrali e nella maggior parte delle discipline orientali.

Insomma, apparentemente un pout-pourri di approci slegati tra loro.

La grande genialità della Programmazione Neuro Linguistica e dei sui due creatori, Bandler e Grinder, è stata quella di collegare il tutto sotto la guida dei loro grandi, immensi mentori, Gregory Bateson in primis, ma anche Virginia Satir, Milton Erickson, e più tardi Moshé Feldenkreiss e Robert Anton Wilson, attraverso l’uso della domanda fondamentale della Programmazione Neuro Linguistica “Come fai a fare ciò che fai?”.

Questo approccio ha creato un campo di studi totalmente nuovo, una sorta di “Arte di Vivere”, legata all’ascolto delle emozioni, alla connessione con il mondo esterno fatto di persone, alla libertà personale e di pensiero, al benessere interiore profondo. Come tutti gli approcci nuovi, innovativi e dirompenti rispetto al contesto preesistente, anche la PNL viene osteggiata.

E poiché non è particolarmente attaccabile, in quanto non dice niente, non professa nessun credo, non è psico-teologica, ma descrive solamente ciò che osserva sul come ottenere risultati, viene presa di mira da chi non la ha compresa sul solo piano su cui è attaccabile, quello della scientificità.

Un aspetto che, come ho già spiegato nella prima parte dell’articolo “PNL: la Programmazione Neuro Linguistica è scientifica? (I parte)” non è di interesse proprio per i presupposti intrinseci del modello.

In altre parole è come se un’automobile da corsa venisse criticata nella sua capacità di andare veloce in quanto non piega in curva come una moto… non lo fa semplicemente perché non è una moto!


Il mio suggerimento? Fai fare alla Programmazione Neuro Linguistica ciò che è nata per fare, quello per cui si è sviluppato il suo modello. Ricerca persone che la conoscano approfonditamente ad alto livello e approfondiscila con loro se queste risuonano positivamente con te.

Lascia stare se ti diranno non è scientifica, perché come vedi è comunque studiata a livello accademico!

Libera la tua mente dai condizionamenti esterni e dalle ipnosi collettive, la PNL è lo strumento, insieme all’ipnosi che concretamente ti può aiutare. Per la felicità, il benessere ed il successo nella tua vita.

Marco Valerio Ricci ***L’Allenatore della Felicità***

Master Trainer in Programmazione Neuro Linguistica & Coach

PNL: la Programmazione Neuro Linguistica è scientifica? (I parte)

Alla fine succede, quasi sempre. Una persona si avvicina alla Programmazione Neuro Linguistica, inizia a studiarla, gli vengono fornite alcune tecniche e la sua vita inizia a trasformarsi.

Si sente più padrone di se stesso, della sua capacita di relazionarsi con gli altri. Ne inizia a parlare, magari in maniera un po’ fan-atica, in stile americano o orientale, dipende dal modo in cui ne è venuto a conoscenza e dalle sue inclinazioni personali.

Programmazione Neuro LinguisticaE poi, un giorno, qualcuno, un amico, un partner zelante, il suo riferimento spirituale, un famigliare o un collega d’ufficio, notando quanto sia cambiato, più sicuro di sé, più sano, forse anche più felice, timorosi che questa cosa possa far “male”, gli chiedono: “ma questa roba, si, la BNL, no PNL, insomma quella cosa che il tuo guru ti insegna e per cui ti sei impallinato, è provata scientificamente?”

Bella domanda! La prima risposta, sentendosi vagamente nella necessità di doversi giustificare, o comunque dare spiegazioni ha il tono:

“Ehm, sicuramente si. Con me ha funzionato e poi conosco decine di persone a cui ha cambiato la vita!”

  E’ la risposta interiore di chi non ci ha mai pensato (infindeicontichissenefrega, sto bene e basta!), di chi ha solo notato gli effetti su di sé, di chi magari è alle prime armi e nei corsi che ha fatto gli hanno presentato solo la solita storiellina pseudo plausibile su come è nata  la Programmazione Neuro Linguistica che si trova nei libri divulgativi.

E se neanche a te basta e vuoi leggere un sunto non completo della vera storia, ma sicuramente più approfondito di ciò che trovi in giro, fai click qui ” La storia della PNL”  http://www.accademiadeicoach.com/la-storia-della-pnl/

Ma a questo punto il dado è tratto, l’amico scettico, non è soddisfatto e va a vedere …su internet!

Ed ecco il nostro fan, che si ritrova a brancolare nel mare infinito di disinformazione della rete. E lì iniziano i guai!

Eh si, perché si trova di tutto e di più ancora, questo è il grande problema della rete.

Un’infinità di informazioni in competizione tra di loro per l’attenzione degli internauti. Le notizie non vengono estratte secondo parametri di valore reale, bensì secondo parametri che alla fine vengono studiati e manipolati ai fini del Dio “marketing”.

Cosa trova il nostro amico tra la bolgia di informazioni a disposizione?

La Programmazione Neuro Linguistica è una scienza (d’altronde con un nome così come potrebbe non esserlo?), non è una pseudo-scienza stile new age, anzi è proprio una bufala vedi “Il pratictioner bufala” qui  http://www.marcovalerioricci.com/pnl_coaching/programmazione-neuro-linguistica-il-practitioner-bufala/ e troppo spesso mi trovo d’accordo osservando tanti siti e offerte markettare che si trovano in giro anche dal vivo, è una “roba” che illude la gente, anzi no è “roba” vecchia riproposta in una nuova chiave (e qui siamo nel campo del vero-simile, ma lo spiego dopo)… 🙂
Potrei andare avanti ancora, ma il mio interesse in questo articolo è fare un po’ di chiarezza.

Prima di procedere è importante definire un punto:

la Programmazione Neuro Linguistica non è scientifica.

Nel momento in cui richiediamo una prova di replicabilità fino a prova contraria in un ambiente il più neutro possibile,presupposto principale del “metodo scientifico”, la Programmazione Neuro Linguistica non supera la prova.

Sono figlio di due astrofisici, mamma scienziata e papà professore di fisica, sono cresciuto con il mito di Galileo e del metodo scientifico, sono arrivato da scettico ad approfondire la PNL, ne ho pure parlato con Bandler (nel momento in cui la ha creata e subito dopo, è importante ricordarsi che era nel mondo accademico), non c’è verso di far passare alla materia l’esame.

Perché? Perché c’è un presupposto implicito in questo approccio che non permette di andare oltre sull’argomento: se qualcosa che stai applicando non funziona, fai qualcos’altro!
La Programmazione Neuro Linguistica, si basa su questo principio e su una domanda cardine “Come fai a fare ciò che fai? Come pensi, cosa ti dici, cosa provi dentro di te?”

Attenzione questo arriva molto prima del concetto di modellamento; quest’ultimo fu introdotto da John Grinder, prendendolo dalla linguistica, quando arrivò anche lui a studiare il lavoro di Bandler.

Insomma in PNL chiediamo all’individuo di entrare in contatto con se stesso, con le proprie emozioni e rappresentazioni interne, prima di ogni altra cosa.

Questa è la base di tutto. E questo non può permettere alla PNL di essere scientifica, perché porta alla soggettività. Non per nulla una delle definizioni più riuscite è

“La Programmazione Neuro Linguistica è lo studio dell’esperienza soggettiva delle persone”.
La scientificità porta alla replicabilità e quindi all’oggettività. Qualcosa di soggettivo non è scientifico. Possiamo aprire un dibattito sul concetto e valore del metodo scientifico, ma non è il contesto e filosofi di valore ben più alto del mio ne hanno già ampiamente discusso prima di me.
Da ipnotista che vuole liberare le menti dalle ipnosi collettive, invece, mi sento di chiedere alle persone: se pure non è scientifica, ma funzionasse, ci sarebbe qualcosa di male?

Sai per anni si è parlato di mancanza di verificabilità scientifica dell’efficacia del ricalco…poi Giacomo Rizzolatti ha pubblicato le sue scoperte sui neuroni specchio, creando un nuovo interessantissimo campo di studi (scientifici 😉 ).
Beh, dai, per oggi ti saluto, torneremo sull’argomento e su queste riflessioni, molto presto.
Intanto vivi alla grande e focalizzati su ciò che è rilevante per la TUA vita!

Marco Valerio Ricci ***L’Allenatore della Felicità***

Master Trainer in Programmazione Neuro Linguistica & Coach

Coaching: un processo pratico da seguire mentre leggi.

Coaching: un processo pratico da seguire mentre leggi.

A dicembre dell’anno scorso, l’argomento più diffuso, se ricordi bene, era la profezia dei Maya sulla fine del mondo.

Le persone si dividevano tra fautori della fine del mondo e chi sosteneva tesi diverse.

Se mi segui da un po’ saprai che ho sempre sostenuto che il concetto di fine del mondo non era affatto fisico, piuttosto sarebbe stato strutturale.

E mi sembra piuttosto riscontrabile che, in questo senso, il mondo sia “finito”, cioè cambiato.

Allo stesso tempo, se mi stai leggendo, è un dato di fatto che il mondo fisico non è finito affatto.

Ma ti propongo un esperimento, così, per curiosità. Ti va di esplorare un po’ con me?
Si?
Allora prenditi un momento per giocare un pochino assieme, vedrai ti sarà utile. 😉

 

coachingImmagina per un attimo che in realtà il mondo finisse al termine delle prossime 24 ore, cosa succederebbe? Quali 3 cose vorresti fare?

Mmm, e se invece avessi un anno intero? Quali sono le tre cose che vorresti realizzare?

Ok, adesso prenditi un appunto sulle risposte prima di proseguire a leggere.

Lo so, lo so, non hai carta e penna, ma almeno le note dell’ipad? 😉

Adesso che le hai scritte (perché lo hai fatto veeeeroooo?), voglio che tu ti chieda una domanda tipica da coaching.

 

Stai vivendo queste come priorità nella tua vita?

Vedi, molte persone dicono “Lo farò un giorno o l’altro”.

Finché non ci rendiamo conto che abbiamo continuato a procrastinare, giorno dopo giorno.

Quindi, che ne dici di iniziare adesso? Semplicemente facendolo, trasformando le tue priorità in realtà.

Se hai letto “Le sette regole del successo” (Il cui titolo originale è in realtà molto più evocativo: “Le 7 abitudini delle persone altamente efficaci” e se non lo avessi ancora letto…corri a comprarlo, è un must read se tieni a te stesso), di Stephen Covey,

coachingavrai letto la metafora dei sassi grandi, che rappresentano le priorità nella vita, quelle da mettere in ordine per prime, per poi riempire gli altri spazi con i sassi più piccoli, fino ad arrivare alla sabbiolina.

Bene queste priorità sono i sassi grandi, quelli di cui dovremmo prenderci cura per primi, perché sono le cose veramente importanti per noi nella nostra vita.

Ma tante volte perdiamo di focalizzazione e ci impegniamo nel sistemare i sassolini e la sabbia…e non troviamo più spazio per ciò che dentro di noi conta veramente.
Nella tua vita tu vuoi dar sempre priorità alle cose grandi, importanti. E lo stesso vale nella tua attività lavorativa.

Quante volte investi del tempo su decisioni che hanno un basso impatto, o magari nullo, sui tuoi affari?
Quante volte ti ritrovi ad essere occupato, ma non a fare le cose giuste e prioritarie?
Se riempi il tuo contenitore tempo con questo tipo di attività, la sabbia per intenderci non ci sarà più tempo a disposizione per dedicarti a quelle cose che sono veramente importanti…i tuoi sassi grandi.
Questo è il motivo per cui la tua prima priorità deve essere individuare e definire la tua prima priorità.
Se trovassi qualche difficoltà ad individuare le tue priorità, è importante che ti faccia aiutare con il coaching da qualcuno che ti sappia guidare nel definirle veramente. (Questo è il ruolo di un Coach, se vuoi…ne ho visto passare giusto uno che potrebbe fare al caso tuo 😀 )

Questo è il momento giusto per passare all’azione: prendi quelle tre cose che ti sei annotato e blocca il tempo nella tua agenda in maniera da iniziare ad agire immediatamente per realizzarle.

Ad esempio, se una delle tue priorità è realizzare qualcosa di importante, magari creare il tuo sito, piuttosto che scrivere un racconto, beh, cancella del tempo sufficiente dalla tua agenda, possibilmente in momenti in cui sei più creativo.

Se desideri organizzare un evento, prenditi il tempo per andare a visitare la location dove potresti farlo.
Questo è sicuramente solo un piccolo passo nel processo, ma realizzandolo ti ritroverai già un passo più vicino al raggiungimento del tuo obiettivo.

Non permettere alla tua vita o alla tua attività di rimanere immobile ancora per un anno…ricordati la profezia dei Maya.

Il momento per agire è oggi, è adesso, non è poi così sicuro che un domani ci sarà…
Non è un bel pensiero, ma è la realtà. Solo l’azione porta ai risultati, solo quando tu agisci in allineamento con le tue passioni, con i tuoi desideri e le priorità senti dentro quell’inspiegabile sensazione di gioia e calore che definiamo felicità!

Marco Valerio Ricci ***L’Allenatore della Felicità***

Master Trainer in Programmazione Neuro Linguistica & Coach

Programmazione Neuro Linguistica: un’esperienza per cui….

La programmazione neuro linguistica può salvare la vita!

Questo post è il risultato delle riflessioni su un evento che mi è accaduto alcune settimane fa in autostrada.

Ho valutato se fosse il caso di pubblicarlo o meno, poi confrontandomi con alcune persone, mi sono e mi hanno convinto che potesse essere utile a molti per capire ancora meglio quanto uno strumento così legato alla scoperta profonda di sé come la programmazione neuro linguistica possa essere d’aiuto anche in situazioni impreviste e  al “limite”.
A dire il vero ha contribuito alla decisione della pubblicazione anche un ulteriore evento accaduto la settimana scorsa.

Uno dei miei colleghi assistenti di Bandler nei corsi ad Orlando in Florida, Jeff Shoener, è stato investito da un’auto ed è morto mentre attraversava ad un semaforo vicino alla sua casa nel New Jersey.

Credo che celebrare la morte di un amico con un racconto di un episodio che sarebbe potuto finire in tragedia, risolto nel migliore dei modi, sia la maniera più rispettosa per ricordarlo in un arrivederci con un po‘ di commozione.

programmazione neuro linguistica

Quindi, mi accingo a pubblicare le seguenti riflessioni con l’umiltà e la consapevolezza di chi si ritiene fortunato di poterlo fare.

E con l’intento di fornire ancora una volta il mio contributo per migliorare, anche solo di poco, la vita umana in questo meraviglioso pianeta che abbiamo la fortuna di avere come genitore e parte integrante di noi.

A volte ti rendi conto che la programmazione neuro linguistica ti salva la vita. Andare sempre ad esplorare quale è il limite è un’avventura costante.

Personalmente, nel mio modo di vivere, e per quelli che sono i miei interessi di vita, sono sempre alla ricerca di questo tipo di esplorazione.

A volte questo comporta esperienze che in qualche modo il nostro organismo avverte, o pre-avverte, a seconda di come ognuno di noi vuole credere. Alcune premonizioni e l’ascolto dei segnali del tuo inconscio sono uno dei risultati del lavoro con la Programmazione Neuro Linguistica.

“….Per cui, stasera, dopo aver superato quel TIR in galleria e essermi trovato la strada piena di neve andando a velocità troppo elevata per la situazione, una parte di me si è detta,” ah, ecco cos’era stamattina”, mente un’altra parte si è messa in moto per distorcere il tempo e permettermi di scalare rapidamente marcia, verificando che il TIR non ci travolgesse, mentre continuavamo a sbandare sul cavalcavia…una terza parte si chiedeva, quale sarà la posizione da assumere per avere il miglior impatto con gli airbags se sbandando dovessimo avere un impatto e dovessero esplodere?”
Nel frattempo le manovre di recupero della stabilità hanno iniziato a dare i loro frutti e tutto è rientrato nei ranghi…adrenalina  notevole…respirazione diaframmatica per riprendere subito il controllo del veicolo e delle funzionalità mentali e corporee e il viaggio per riprendere i bimbi è proseguito indenne.

Se posso dirlo, questo è il vero perché studiare la programmazione neuro linguistica.
In effetti al di là delle classiche e conosciute tecniche che tanto fanno parlare della programmazione neuro linguistica, quello che rende straordinario questo modello (anche se qualcuno la chiama disciplina, in realtà non è altro che un modello descrittivo delle strategie inconsce delle persone), è la capacità che offre a chi la conosce veramente di entrare in contatto con le proprie emozioni, con il flusso dei pensieri, riconoscendone quelli automatici e dstinguendoli da quelli che sono realmente funzionali alla situazione che la persona sta vivendo.

In un certo senso il frutto dello studio avanzato e approfondito della Programmazione Neuro Linguistica è un livello di consapevolezza che permette all’individuo di vivere in una sorta di costante stato meditativo e di presenza.

E’ logico che non è sufficiente partecipare a un paio di seminari di Practitioner e Master Practitioner in programmazione neuro linguistica per raggiungere questi stati.

Tutte le tecniche e i modelli più avanzati possono venir insegnati solo quando una persona ha raggiunto un livello di padronanza di sé, dei propri pensieri e processi mentali tali per cui questi strumenti non verranno usati dal suo ego a proprio vantaggio, bensì a beneficio del mondo, ancora una volta per contribuire a rendere la vita degli esseri umani ancora migliore e più felice.

Quando sceglierai di passare al livello successivo ed apprendere in profondità quanto sei un essere meraviglioso, capace e potente?
Se vorrai allenarti in questo…sarò con te!

Marco Valerio Ricci ***L’Allenatore della Felicità***

Master Trainer in Programmazione Neuro Linguistica & Coaching