Coaching: vi racconto un’esperienza personale

coachingNei percorsi di Coaching “La Libertà di Essere Se stessi”, e ancora oggi durante il Master in Ipnosi Applicata, alcuni corsisti mi hanno fatto i complimenti per la mia voce e per come la uso.

E ancora una volta questo mi riporta alla mente un episodio di oltre venticinque anni fa, che mi accadde a scuola.

Devi sapere che ho sempre amato leggere ad alta voce, fin dalle elementari, forse per emulare mio padre che, quando trovava un passo in un libro di fisica o in uno di storia particolarmente significativo, interrompeva qualsiasi attività per leggerlo ad alta voce, quasi recitandolo, per tutta la famiglia.

Così quel giorno a scuola, in seconda superiore, l’insegnante di lettere, disse che avremmo letto dei brani a turno ad alta voce e subito mi candidai per essere uno dei primi a leggere, sicuro che i miei compagni mi avrebbero apprezzato e ancor di più lo avrebbe fatto la professoressa.

Quel che successe mi toccò profondamente, e soprattutto intaccò in maniera definitiva la mia stima personale.

Dopo quelli che ricordo essere stati pochi secondi di lettura la prof mi interruppe urlando “Ricci, sembri un subacqueo, non si capisce niente di quello che leggi!”

Puoi immaginare il mio stato d’animo in quel momento, fu come se qualcuno, che pensavo mio amico, mi si fosse avvicinato sorridendo e mi avesse sferrato un forte pugno sul naso!

Questo episodio mi ha condizionato per anni. Limitando la mia espressione davanti agli altri e rendendomi timoroso del loro giudizio rispetto alla mia voce.

Così, anche se grazie all’uso delle tecnologie della mente che ho imparato con la PNL ho superato da tanti anni quei blocchi, ancora oggi rimane in me un sottile senso di meraviglia e intimo piacere quando qualcuno mi fa i complimenti per come uso la voce.

Spesso lo racconto nei seminari e nei percorsi di Coaching rivolti alla Libertà Personale, nella mia vita sono stato così incasinato che, se ce l’ho fatta io a cambiare, ad andare su un palco di fronte a migliaia di persone, a tenere seminari in tante nazioni nel mondo, a sostenere interviste radiofoniche (può interessarti l’ultima intervista a Rai Radio 1 😉 ), televisive e a finire persino in quattro telegiornali nazionali diversi a distanza di tempo…

Beh, ce la può fare proprio chiunque, davvero! Ogni essere umano ha le potenzialità per raggiungere i risultati che vuole, e sono già tutte insite nella sua persona.

Io, come il Coach, non faccio altro che aiutarti a trovarle e tirarle fuori mettendole in campo in maniera pratica.

Ti aspetto al mio prossimo percorso di Coaching “La Libertà di Essere Se Stessi”, immersi nel verde della campagna toscana, è il miglior percorso dal vivo, oggi sul mercato, per la tua libertà personale, ormai giunto alla sua 29ma edizione!

A presto

Marco Valerio Ricci

Licensed NLP Master Trainer & Coach

Coaching: Marco Valerio Ricci a Rai Radio 1 per parlare di Adesso!

Pillole di Coaching a Rai radio 1 per parlare insieme a Marco Valerio Ricci, presidente dell’Accademia Dei Coach, da anni impegnata nella promozione di percorsi sulla crescita personale.

Ci siamo soffermati a definire il concetto della parola Adesso e su come “lavorare su noi stessi” per ottenere ottimi risultati con semplici esercizi di Coaching.

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Speaker: “A Rai Radio 1 il presidente dell’Accademia Dei Coach da anni impegnata nella promozione di percorsi sulla crescita
personale, bentornato”

Marco Valerio Ricci: “Grazie buongiorno, buongiorno a tutti”

Speaker: “Crescita personale già questa definizione risulta complicata per cui ce la spieghiamo e ce la sbolognamo in un minuto e poi entriamo nel vero tema di questa prima parte, che cosa significa?”

Marco Valerio Ricci: “Crescita personale può voler dire tantissime cose, in realtà, è il cercare di soddisfare il bisogno delle
persone oggi di evolversi, di svilupparsi, oltre a ciò che viene dato come la crescita comune, quella che abbiamo
a scuola, quella che abbiamo come persone ma poi molte persone si trovano nella situazione in cui dicono

-Ok però io sento di avere delle potenzialità, delle capacità…c’è qualche cosa che mi manca nella vita.-

La crescita personale vuole dare soddisfazione a questa esigenza, cioè a riempire quelle aree della vita, che sentiamo vuote, che sentiamo come non completamente in nostro potere di controllarle.”

Speaker: “Anche bloccate, soprattutto quando l’insoddisfazione emerge e si dice <Oohh!! Meno male> e si è arrivato al
punto in cui sei pronto per fare qualcosa di nuovo e di diverso”

Marco Valerio Ricci: “E’ vero molto spesso si dice <E’ un messaggio>.

E’ quello che doveva accadere per farti evolvere. La
crescita personale, in realtà la parola più giusta è evoluzione personale, solo che diventa difficile da comprendere. Crescita personale vuol dire proprio andare oltre quello che si è oggi.

In un certo senso è sempre un’educazione guidare se stessi a raggiungere ciò che si vuole ciò che si desidera ciò che si vuole raggiungere normalmente la chiamiamo anche felicità,…la strada verso la felicità.”

Speaker: “…ecco e la fede e la fiducia in qualcosa di nuovo è quello che va in qualche modo anche coltivato.
Arriviamo ad un espressione che ritroviamo molto spesso e in libri sulla crescita personale e nei corsi e un pò anche nella chiacchera, cosi di quartiere possiamo dire, molti ti possono anche dire “Vivi adesso, Vivi il presente goditi quello che c’è adesso”.

Assolutamente difficilissimo da carpire come significato profondo per poi tradurlo in pratica.
L’adesso quindi…cosa significa questa cosa, io ti restituisco domande…molto…”

Marco Valerio Ricci: “Si, si semplici cosi…”

Speaker: “…ad ampio spettro tra l’altro”

Marco Valerio Ricci: “Si, ne parliamo davanti ad un caffè cosi tranquillamente”

Speaker: “Si, che significa essere nel presente?Nell’adesso?

Marco Valerio Ricci: “Ehh!! Si, una prima cosa per comprenderlo è riuscire a fare veramente un profondo respiro, un sospiro e fare un bel…ahhhhhh!!!

E quella sensazione di quel momento in cui stiamo inspirando, esalando l’aria, è un briciolo, è un barlume.

E’ un modo per avvicinarsi all’adesso, in quel momento per un attimo la mente si svuota, la mente non ci fa più pensare a che cosa sto facendo che cosa farò che cosa ho fatto che cosa è successo.

Le emozioni che sto provando, tutta questa serie di input che vengono in realtà dall’interno e poi spesso hanno accezioni che arrivano dall’esterno come voci del passato, ricordi, voci di persone a noi care e cosi via…Per un attimo si azzittiscono perchè noi stiamo inspirando e nel momento dell’espirazione, specialmente se gli associamo un suono come un bel ahhhhhh!!!

E’ proprio un qualche cosa per cui si ha un cambiamento fisiologico che non ci permette di pensare ad altro se non a quello che stiamo facendo in quel momento.”

Speaker: “….ma dura pochissimo!!!

Marco Valerio Ricci: “Esatto!esatto, però è un modo per farlo…”

Speaker: “….per dire può succedere quindi se succede in pochissimo può succedere anche per un tempo più dilatato.

Marco Valerio Ricci: “Assolutamente si! Logico l’obiettivo non è di passare il tempo a respirare e basta o meglio si passare il
tempo a respirare però a fare un bel…ahhhh!!!

Noi respiriamo costantemente, il fatto è che non siamo allenati a fare le cose con consapevolezza, con coscienza.

Quando si parla di poter vivere adesso è un misto di una sorta di paradosso nel senso di avere la consapevolezza di se stessi, di tutto se stessi e avere il coraggio di perdersi completamente, di non avere più controllo, di non avere più il pensiero che ci porta o indietro o avanti ma…semplicemente agisco, fluisco. Era molto interessante quel brano che hai fatto sentire..”

Speaker: “Si da un film molto famoso…”

Marco Valerio Ricci: “Si da un film molto famoso che è La forza del campione e in realtà è preso da un libro molto bello, e consiglio a tutti di leggere, che è La Via del Guerriero di Pace di Dan Millman , è meraviglioso perchè cita l’idea della spazzatura, del <butta via la spazzatura e…> nel film il protagonista non capisce…qual’è la spazzatura? Non riesce a comprenderlo.

La spazzatura sono i nostri pensieri, la spazzatura sono tutte le cose che noi ci diciamo: dovrei fare questo, dovrei fare quest’altro e perchè mi è successo questo e forse non è giusto ma mi apprezzeranno, ma mi vorranno…

Questa è spazzatura, è spazzatura perchè non ci permette di vivere sono tutti i pensieri che portano lontano da noi il presente, il momento attuale.

L’idea del vivere il momento attuale, l’adesso è proprio l’idea di essere responsabili di se stessi.

E’ una cosa molto interessante l’etimologia delle parole perchè l’adesso è collegato al presente e il presente arriva dal latino pre-sum che nelle sue varie accezioni vuol dire anche essere responsabili, comandare se stessi, guidare se stessi, essere presenti a se stessi e noi lo possiamo fare solo se non stiamo pensando a qualche cosa che magari ci è successo, un emozione, un’esperienza negativa, a qualche cosa che ci può aver ferito, urtato.”

Speaker: “Siamo sempre in preda a qualcosa no? In pratica siamo sempre rapiti da qualche cosa, è vero! Se imparassimo ad osservarci un pò noi siamo sempre nei pensieri, alla fine che io abbia una penna in mano e stia scrivendo su un foglio passa in secondo piano; quasi a volte lo faccio in automatico e non mi rendo conto che appunto non sono in questo benedetto Adesso, …va bene poi qualche esercizio magari ce lo insegni” 🙂

 

Speaker: “Oggi con Marco Valerio Ricci di Accademia Dei Coach abbiamo detto che insomma il concetto e soprattutto il vivere l’Adesso è una delle cose più complicate, ma quello a cui siamo in effetti chiamati, proprio in questo periodo della nostra esistenza, ci sono degli esercizi che ci possono portare verso l’Adesso e che ci rivelano, dunque, se siamo nell’adesso oppure addormentati? Perchè l’alternativa è quella, quindi non è che si può fare grandi elucubrazioni mentali!”

Marco Valerio Ricci: “Allora…si!!Si esistono vari tipi di esercizi. Da esercizi più complessi a esercizi che si possono fare anche senza troppa esperienza.

Parto da quelli più complessi perchè danno un’idea di che cosa voglia dire per poi arrivare a un qualche cosa che sia pratico anche per gli ascoltatori, potete farli fin da ora.”

Speaker: “…fin dal momento in cui…me compresa”

Marco Valerio Ricci: “Esatto si, gli esercizi più complessi sono quelli che si fanno ad un livello molto avanzato in cui si va in uno stato di no-tempo.

Il concetto dell’assenza di tempo è un concetto che porta a comprendere l’essenza dell’Adesso perchè nel momento in cui…

Immaginate: noi adesso stiamo vivendo un momento, tra un momento vivremo l’altro momento ma tra la fine del momento attuale e l’inizio del prossimo momento c’è un momento in cui c’è un passaggio, in quel passaggio c’è il no- tempo, no-time si dice in inglese ed è un concetto che si riesce a comprendere solo in fase meditativa profonda o anche attraverso l’ipnosi o l’auto ipnosi e in quel momento le persone testimoniano un concetto di infinito cioè hanno l’impressione che non ci sia più dimensione, non ci sia più tempo.

D’altronde il tempo è solamente una rappresentazione mentale che noi facciamo attraverso un passaggio di una serie di scatti attraverso l’orologio e quindi di spazio.
Che cosa vuol dire adesso, per renderla più fluibile e semplice,vuol dire trovare il modo per azzerare tutto quello che è la concezione del tempo normale che abbiamo e riuscire a percepire con tutti noi stessi, con tutti i nostri sensi allo stesso momento, allo stesso tempo ciò che avviene intorno a noi.

Ora che cosa possiamo fare noi nel quotidiano?

Nel quotidiano possiamo iniziare ad allenarci a dare ascolto alle percezioni corporee.

Che cosa vuol dire? la percezione corporea noi la abbiamo adesso in questo momento, possiamo sentire per esempio la pressione delle scarpe, se le abbiamo, intorno al piede.

La sensazione per esempio del corpo appoggiato, se siamo seduti, se siamo sdraiati come nei punti di contatto del corpo, con la superficie su cui siamo sdraiati, viene esercitata la pressione.

Allo stesso tempo nel momento in cui noi facciamo questo dobbiamo spostare la nostra coscienza, la nostra consapevolezza, ed è li la chiave.

Diversamente nelle giornate frenetiche che viviamo dove magari apparentemente non abbiamo il tempo di pensare a questo possiamo farci delle domande perchè le domande son ciò che direzionano la nostra mente.”

Speaker: “Ecco!!! Invece di perderci nei pensieri, farci le domande tipo, per esempio?”

Marco Valerio Ricci: “Per esempio una domanda banale…

dove sono? E dove sono non è all’esterno; dove sono è. dove sono all’interno.

Dove sono è dov’è la mia attenzione, dov’è la mia coscienza, dov’è la mia consapevolezza e vi renderete conto immediatamente, se siete all’esterno di voi pensando a tutto quello che il mondo esterno ha bisogno o pensa di voi, giudica e cose simili piuttosto che dentro di voi,

E se siete dentro di voi..dove siete? Siete nel vostro cuore a sentire le emozioni?siete nella vostra testa a sentire tutto il flusso di ragionamenti.

Speaker: “O a farsi una chiaccherata magari”

Marco Valerio Ricci: “…o a chiaccherare, o magari nella pancia, nelle viscere o nel cervello, quello più istintivo dove ci sono tutte le sensazioni più istintive!
Questa è una prima domanda, una seconda domanda è chiedersi che momento è questo?

E’ una domanda particolare chiedersi che momento è questo, che cosa vuol dire, ma il fatto di andare a trovare la risposta a una domanda un pò strana ci permette di lasciare da parte tutti quei processi automatici che ci portano come dicevo prima o nel futuro o nel passato..

Speaker: “…e mai nell’adesso”

Marco Valerio Ricci: “….e mai nell’adesso”

Speaker: “ecco tanto per, cosi indorarvi la pillola, il fatto che siamo addormentati ci pone proprio nelle mani dei grandi manipolatori a partire dalla Tv e dalla Radio per prima e naturalmente se l’intenzione non è di quelle buone….Hai un minuto per ricordarci che è assolutamente importante iniziare veramente questo lavoro proprio adesso.”

Marco Valerio Ricci: ” E’ importantissimo in quanto noi viviamo una serie di ipnosi collettive. Le ipnosi collettive manipolano facilmente le persone perchè le persone sono spesso soggette a quella che viene chiamata l’ipnosi sociale, essere nell’Adesso ci rende liberi, ci rende consapevoli di quello che vogliamo veramente e di come andare a raggiungerlo.

E’ un percorso, un processo e non aspettatevi di arrivarci dall’oggi al domani ma se iniziate la strada, un passo alla volta ci arriviamo”

Speaker: “bene torni a trovarci vero?”

Marco Valerio Ricci: “Molto volentieri 🙂 ”

Speaker: “Molto presto 🙂 “

Coaching: La crisi non esiste! Ecco cosa puoi fare.

coachingSono in volo tra Trapani e Torino, di ritorno da uno splendido corso di Comunicazione Efficace che ho tenuto a Mazara del Vallo.

Osservando i movimenti precisi per condizionare le scelte dei passeggeri da parte delle assistenti di volo, perfettamente istruite dalla compagnia aerea, e le reazioni dei passeggeri mi viene in mente una considerazione che più volte riporto nei percorsi di Coaching per aiutare le persone: la crisi non esiste!

Eh già, la crisi non esiste …se non nella mente di coloro che se la rappresentano è ci vogliono credere! Lo dico diretto in faccia e mi dispiace se qualcuno può esserne indispettito.

Già immagino i pensieri di molte persone: “Aspetta un attimo, e tutte quelle persone che sono senza lavoro? Io stesso guadagno meno e poi tutti si lamentano, quindi dev’essere vera!”

Mi dispiace, è così e NON È COLPA DELLA CRISI!

Eh già, l’ho già scritto, “La crisi non esiste…se non nella mente delle persone che ci vogliono credere.”

Mi spiego meglio. Cosa è la crisi? Come è fatta? Che forma ha?

Di fatto la crisi non è qualcosa di materiale, di tangibile, i suoi effetti lo sono ma non vanno confusi con la crisi.

Se pensiamo alla crisi di cosa parliamo nel concreto? Della sensazione di mancanza di fiducia nel futuro che porta le persone ad interrompere il fluire degli scambi e del passaggio di denaro.

La ricchezza, di contro, è data dallo stato di fiducia rispetto a ciò che posso ottenere in futuro, che mi porta ad “investire” o spendere il mio denaro per ottenere un bene o un servizio in quanto prevedo di poter guadagnare altro denaro in futuro che mi permetterà di aumentare il benessere derivante dal godimento di nuovi beni o servizi che acquisterò.

Questo è il motivo che mi porta ad affermare, come già facevo nel 2009, che la crisi non esiste.

“Bene Marco Valerio”, dirà qualcuno dei miei lettori, …”e allora? Ora che hai fatto questa grande scoperta, che ci faccio?”

Ovviamente la scoperta non è mia, è un principio di economia arcinoto e logico. Ora ne analizziamo le conseguenze e scopriamo cosa farne.
Conseguenze: se la crisi non esiste ed è uno stato mentale legato alla Fiducia, vuol dire che per uscire individualmente dalla crisi devi cambiare le tue rappresentazioni mentali riguardo alla crisi. Cioè lavora sulla tua capacità di provare fiducia rispetto al futuro.

In più vuol dire che, se le persone intorno a te vivono uno stato di mancanza di fiducia, hai due alternative: convinci le persone intorno a te ad aver fiducia nel futuro e a fare altrettanto con le persone intorno a loro. Oppure cambi le persone di cui sei solito circondarti…e non raccontar tela, se vuoi lo puoi fare.

Passaggio successivo una volta che hai sviluppato fiducia in te e nel tuo ambiente, impara ed insegna a non farsi sfilare i soldi di tasca dai manipolatori di professione.

Vuoi sapere quali sono? I media, i politici, le grandi catene che hanno la capacità di far vedere una realtà parziale in cui la volontà di acquistare il superfluo per una felicità che poi si scopre momentanea ed effimera, prende il sopravvento sulla soddisfazione e sulla consistenza del proprio benessere interiore.

Vuoi un esempio? Osserva la quantità di persone che vive commentando la crisi e le difficoltà economiche e invece di darsi da fare trascorre il tempo su Facebook, What’s app, Twitter e giochi sociali correlati…magari con un cellulare ultimo grido!

Ti è mai venuto in mente che sia un meraviglioso piano per condizionare con facilità le scelte di milioni di persone distaccandole dalla realtà? E qui non parlo di complottismo, bensì di piani e strumenti di influenza rivolti al marketing.

Il mio lavoro quando conduco i percorsi di Coaching, sia per l’Accademia dei Coach, sia per le altre realtà per cui lavoro, consiste molto nell’allenare le persone a liberarsi dalle gabbie mentali di idee che consentono a organizzazioni con finalità di puro lucro a qualsiasi costo di manipolare i loro pensieri e le loro scelte per renderli dei nuovi, inconsapevoli schiavi.

Sono stato duro? Può essere. Sono stato realista? Sicuramente.

Ti ho riportato un’analisi della realtà e alcune delle azioni che ti suggerisco. Se poi vorrai farti aiutare in maniera ancora più approfondita, bene!

Ti aspetto al mio prossimo percorso di Coaching che si chiama La Libertà di Essere Se Stessi, è il miglior percorso dal vivo oggi sul mercato per la tua libertà personale, ormai giunto alla sua 29ma edizione!

Comunque tu scelga, scegli di vivere in libertà! E ricorda, la crisi è solo nella mente di chi vuole credere che esista e che non possa fare nulla di diverso da ciò che fa nella sua vita.

Marco Valerio Ricci

Licensed NLP Master Trainer & Coach

Coaching: cosa tolleri nella tua vita? Riflessioni.

coachingDurante la recente edizione del percorso di Coaching di gruppo La Libertà di Essere Se Stessi

alcuni dei partecipanti, all’inizio della seconda parte, quando ci ritroviamo e facciamo il punto della situazione dopo il lavoro fatto nei primi cinque giorni e gli esercizi quotidiani una volta tornati a casa, hanno riferito di essersi trovati ad essere meno tolleranti di un tempo.

La cosa che mi colpisce in questi casi è la perplessità che traspare dale parole di chi si ritrova a vivere questa evoluzione.

Spesso le persone hanno il falso mito che un percorso di Coaching profondo dovrebbe portare ad andare più d’accordo con gli altri.

Io dico sempre, può essere, se è quello che vuoi.

E soprattutto se le persone con cui ti relazioni sono quelle che ti fanno star bene e ti permettono di evolvere nel tuo percorso di essere umano.

Allo stesso tempo sottolineo che un percorso di Coaching non è un corso di “volemose bene!” Per andar d’accordo con tutti.

Nel momento in cui iniziamo a distinguere ciò che veramente desideriamo da ciò che ci viene trasmesso e passato attraverso le convenzioni e le regole sociali, iniziamo a determinare anche in maniera più precisa chi siamo, ciò che vogliamo e di conseguenza quello che non siamo più disposti a tollerare nella nostra vita.

Ti sei mai chiesto cosa tolleri nella tua vita?

Uno dei risultati del processo di Coaching che ho creato negli anni e che si chiama “D-K.a.l.t. Yourself” (Togli te stesso dai culti), è proprio quello di liberare le tue potenzialità interiori imparando a riconoscere i flussi di pensieri che ti appartengono da quelli che ti sono stati indotti, a cui sei stato condizionato dalla società, dalla scuola, dalla religione, dalla cultura, dalla famiglia, dai media, dalla pubblicità, dalle esperienze di vita e così via.

Così è abbastanza facile che, nel momento in cui impari tutto questo, a definire quindi i tuoi pensieri, ti ritroverai a voler scegliere cosa accettare nella tua vita e cosa no.

A questo punto la domanda ritorna e ti invito a fare un esercizio per la tua crescita.

Prendi un foglio bianco e inizia veramente a chiederti “Cosa sto tollerando nella mia vita?”
Scrivi le risposte, quante più possibile.

Fai un elenco e riflettici, se vorrai andare avanti nel percorso per affrancarti e vivere veramente la vita che desideri, puoi contattarmi e chiedere informazioni sui programmi approfonditi di trasformazione, come La Libertà di Essere Se Stessi.

coachingLa prossima edizione partirà il 31 Maggio e sinceramente ti auguro di esserci, è quanto di più importante potrai fare per la tua vita quest’anno! …

per non dire che la prossima edizione sarà nel 2015, ti puoi permettere di aspettare tanto?

Marco Valerio Ricci

Licensed NLP Master Trainer & Coach

 

 

 

                                                                                   Location del corso “La Libertà di Essere Se Stessi” in Toscana

Coaching: a distanza di anni…Mi meraviglio ancora

coachingA distanza di molti anni dall’introduzione del modello del Coaching in Italia, parliamo dei primi veri Coach che hanno iniziato intorno al 1996.

Mi capita ancora spesso di imbattermi in persone, professionisti nel loro settore che mi dicono “Certo, un ruolo come il suo oggi va molto di moda, ma io credo che alle persone non servano altri che dicano loro cosa fare”.

“E per fortuna!” penso e rispondo io.

Certo è l’ultima delle cose che ci si aspetta che un Coach (e sottolineo la “C” maiuscola) faccia.

Eppure è un commento che se ci ragiono un attimo ha il suo perché.

Di fatto in Italia, e noto che spesso vale anche per altri paesi, seppur con alcuni distinguo, la situazione di caos e la mancanza di cultura riguardo la nostra professione ha portato a un proliferare di figure che vengono definite come coach senza peraltro averne le caratteristiche.

Un Coach, me lo avete sentito ripetere fino a…diventar ripetitivo, ha il compito di aiutare la persona che si rivolge a lui a trovare le sue risposte dentro di sé.

Con il presupposto che, se la persona formula una domanda, ha già tutte le risorse dentro di sé per trovare la soluzione ai suoi quesiti.

In alternativa non si sarebbe neppure posto il problema in prima istanza, in quanto non avrebbe avuto modo di accorgersi dell’esistenza. È sempre vero? Nella mia esperienza, non sempre sempre, anche se la maggior parte delle volte, si.

A volte altri strumenti, derivanti dalla psicologia classica, dal modello della Programmazione Neuro Linguistica o da altre discipline, possono aiutare l’individuo ad uscire da uno stato di impasse in tempi decisamente più rapidi di quanto il Coaching puro non possa fare.

Ora, perché ancora adesso esiste confusione?

Semplice, perché, anche alcune delle più marchettizzate scuole di coaching, non insegnano realmente a fare o ad essere coach, bensì a dare consigli e a motivare il cliente.

Di per sé non c’è nulla di male in questo, se non il fatto che non è Coaching e crea confusione nel mercato.

Quindi?

Quindi noi Coach dobbiamo lavorare per diffondere la cultura corretta di cosa effettivamente è la nostra professione, facendo attenzione a distinguerci positivamente rispetto alla pletora di improvvisati che si pongono sul mercato come “piccoli guru de’ noantri” come spesso vengono additate queste persone.

È importante riunirci in associazioni serie e professionali che ci permettano di affermare le corrette professionalità sul mercato.

E tu da che parte stai?

Marco Valerio Ricci
***L’Allenatore della Felicità***
Licensed NLP Master Trainer & Coach